lunedì 22 settembre 2014

U.Foscolo (1778- 1827), Dei Sepolcri (vv.1-90)



“Omnia migrant, omnia commutat Natura et vertere cogit”; Panteismo: Forza e moto.



La composizione Dei Sepolcri avviene tra l’estate e l’autunno del 1806. i tempi precisi della sua creazione non ci sono noti con sicurezza, ma possiamo dire con sicurezza che l’opera, nel gennaio 1807, era già stata ultimata. Un’ importanza notevole nella stesura del carme dei Sepolcri ebbe l’editto di Sant-Cloud (1804), che vietava le sepolture private nelle chiese e aveva stabilito che i cimiteri fossero posti al di fuori del perimetro cittadino. Questa legislazione, che contrastava improvvisamente con una secolare consuetudine riguardante il culto cristiano dei morti, fu estesa all’Italia nel 1806. ( Nei versi 51 e 53, si nota come il Foscolo abbia introdotto nel carme il riferimento attualizzante alle recenti norme legislative)

L’idea di scrivere I Sepolcri è nata in Ugo Foscolo a seguito di un colloquio, avvenuto nel giugno 1806, avuto con l’amico Ippolito Pindemonte (1753-1828) già autore di un poemetto incompiuto “I Cimiteri “ e con la nobildonna veneziana Isabella Teotochi Albrizzi (1760-1836) riguardante il tema della sepoltura. In questa circostanza il poeta, un po’ per simpatia verso la cultura rivoluzionaria nonché per convinzioni materialistiche e laiche, aveva sostenuto la validità della legislazione francese, che invece i suoi due interlocutori osteggiavano recisamente.
Nell’estate dello stesso anno, impossessatosi del tema poetico del Pindemonte e capovolgendo le sue iniziali posizioni, Foscolo compose Dei Sepocri, senza però ritrattare il punto di vista materialistico e laico.
Il carme Dei Sepolcri si compone di 295 versi di endecasillabi sciolti, cioè svincolati da strutture strofiche e da legami di rima. Si trattava di una forma metrica particolarmente diffusa nella poesia neoclassica (vedi già G. Parini, Il Giorno) che con il suo fluire ininterrotto, privo di partizioni strofiche, rispondeva perfettamente al gusto neoclassico per la linea continua e modulata. Inoltre l’endecasillabo sciolto aveva una lunga tradizione letteraria come metro in cui veniva reso, nelle traduzioni, l’esametro della poesia classica; Foscolo tradurrà in esametri “La chioma di Berenice “ di Catullo.

 IL CARME DEI SEPOLCRI FU REDATTO NELLA FORMA DI UN’EPISTOLA IN VERSI INDIRIZZATA ALL’AMICO IPPOLITO PINDEMONTE, il quale decise a questo punto di interrompere la stesura dei Cimiteri e , quando l’opera fosco liana fu pubblicata, nel 1807, il Pindemonte rispose con un’epistola in endecasillabi sciolti intitolata anch’essa Dei Sepolcri. Fin dal momento della sua pubblicazione, il carme foscoliano aveva suscitato parere contrastanti tra i lettori: molti intellettuali rimasero coltiti dalla eccessiva complessità del testo, dalla sua STRUTTURA LOGICA E ARGOMENTATIVA, tanto che esso fu definito seccamente da Pietro Giordani “ un fumoso enigma”. Per questa ragione il Foscolo ne fece un sommario, in una lettera indirizzata a “Monsieur Guillon”, pubblicata nel 1807 sul “Giornale italiano”, rispondendo così alle critiche di oscurità e di mancanza di un coerente filo conduttore che un letterato francese, AIMÉ GUILLON (1758-1824) aveva rivolto all’opera di Ugo Foscolo sulla stessa rivista.
 Sulla base del sommario redatto dal foscolo è possibile divider il Carme in QUATTRO SEQUENZE (ciascuna articolata in un certo numero di quadri):
1 FUNZIONE SOGGETTIVA E PRIVATA DEI SEPOLCRI (vv.1-90): giustificazione sentimentale
2 IL CULTO DELLE TOMBE NELLE DIVERSE CIVILTà (vv.91-150) : giustificazione storica
3 FUNZIONE CIVILE DEI SEPOLCRI (vv.151-212) : giustificazione patriottica
4 FUNZIONE POETICA DEI SEPOLCRI (vv.213-295) : giustificazione poetica
L’innovazione apportata nel carme riguarda l’intento dimostrativo, il contenuto etico- civile e didascalico che induce il Foscolo a procedere per argomentazioni ed esempi, secondo una struttura logico-argomentativa, cioè per via filosofica; nel testo è evidente inoltre una fortissima carica attualizzante nel rapporto continuamente stabilito, ora in modo implicito ora in modo esplicito, tra passato e presente.






INTRODUZIONE, PARAFRASI

Il carme Dei Sepolcri è costituito da 295 endecasillabi sciolti. La metrica del carme foscoliano comprende l’uso di endecasillabi sciolti con un’inedita funzione argomentativa e filosofica. I frequenti enjambements rafforzano il senso di difficoltà e di densità espressiva già comunicato alla sintassi ricercata, ma allo stesso tempo sottolineano il distendersi del pensiero nel corso della versificazione che assume un andamento fluido e ininterrotto. Dunque, anche la metrica partecipa a questa “innovazione” del Foscolo, che ha creato una poesia che non vuol descrive ma piuttosto ragionare.
Il testo e suddivisibile in quattro parti, secondo il suggerimento offerto dallo stesso autore.
1 LA PRIMA SEQUENZA (vv. 1-90) affronta il tema della FUNZIONE SOGGETTIVA E PRIVATA DEI SEPOLCRI, l’utilità delle tombe e dei riti dedicati ai morti. Dal punto di vista materialistico e laico i sepolcri sono inutili e non riscattano, per chi muore, la perdita della vita: da un punto di vista oggettivo essi non possono mutare una condizione irreversibile. D’importanza fondamentale appare invece la funzione che le tombe svolgono dal punto di vista dei valori soggettivi, perché creano una CORRISPONDENZA DI AMOROSI SENSI FRA VIVI E MORTI, segno della sopravvivenza ideale dell’estinto nel ricordo dei vivi, a condizione però che l’estinto abbia lasciato ai suoi una preziosa eredità d’affetti, tale da annullare l’oblio.
La nuova legislazione francese risulta ingiusta agli occhi del Foscolo perché, al fine di cancellare le differenze sociali e sottolineare l’eguaglianza di natura fra gli uomini, nega di offrire il giusto riconoscimento ai meriti dei migliori. Ed è appunto rispetto a ciò che la legge napoleonica sulle sepolture estesa all’Italia con l’Editto di Saint Cloud svela il proprio carattere assolutamente inumano.
2 LA SECONDA SEQUENZA (vv. 91-150) ha per tema IL CULTO DELLE TOMBE COME ISTITUZIONE. Il Foscolo evidenza come la coscienza del culto dei sepolcri sia alla base di tutte le civiltà, anche se esso ha assunto nelle diverse epoche storiche e nei diversi luoghi forme e manifestazioni rituali differenti. L’usanza di seppellire i morti, infatti, nacque nel momento in cui l’umanità uscì dallo stato ferino per avviarsi verso la civiltà. Da allora, dice il F., il culto dei sepolcri ha assunto un carattere sacrale che si è mantenuto per tutti i secoli successivi.
Il Foscolo passa i rassegna i principali riti legati al culto dei morti che si sono manifestati nel tempo: esprime il suo elogio per l’antichità classica durante la quale le sepolture avvenivano in luoghi aperti e verdeggianti e i cimiteri rappresentavano occasioni di incontro affettivo tra vivi e morti ; così avviene anche in Inghilterra dove i cimiteri hanno la funzione di testimonianza degli affetti familiari e delle memorie civili. Altre forme di sepoltura, come quelle proprie dl Medioevo cristiano sono biasimevoli, poiché incutono il terrore della morte.
3 LA TERZA SEQUENZA (vv. 151-212) ha per tema LA FUNZIONE CIVILE DEI SEPOLCRI. Il Foscolo rileva come le tombe dei grandi personaggi (che si sono distinti per magnanimità, per imprese, per testimonianze lasciate ai posteri) hanno una doppia funzione: incitano gli animi a imprese valorose e rendono sacra la terra che li accoglie. Le tombe dei grandi costituiscono la sede della memoria storica: grazie ad esse si conservano i valori della tradizione che formano il carattere di una nazione e allo stesso tempo si mantiene viva la possibilità che quei valori tornino ad operare nel presente. Così risulta evidente di fronte alle tombe dei grandi in Santa Croce a Firenze (Machiavelli, Michelangelo, Galilei, Alfieri) o davanti ai sepolcri dei caduti nella Battaglia di Maratona in Grecia.
4 LA QUARTA SEQUENZA (vv. 213-295) svolge il tema della FUNZIONE POETICA DEI SEPOLCRI. La funzione memoriale e sacrale delle tombe dei grandi fa sì che ad esse si ispirino i poeti di tutti i tempi per celebrare le grandi imprese degli eroi antichi. Alla poesia, la più grande delle illusioni, spetta il compito di rendere sacre per l’eternità le gesta dei grandi eroi; la poesia, tramandando le antiche imprese goriose, si fa eternatrice della memoria storica che potrà sopravvivere nei posteri anche quando i sepolcri saranno distrutti dalla inesorabile forza del destino di dissoluzione che travolge tutte le cose umane.




martedì 16 settembre 2014

AGLI ALUNNI DI TUTTE LE CLASSI

Nel salutare tutti, nuovi alunni e vecchie conoscenze, approfitto per porgere i miei più cari auguri di buon anno scolastico 2014/15! Invito tutti, come sempre, ad affrontare le difficoltà con fiducia e ottimismo, studiando con impegno e serietà....:)

AGLI ALUNNI DELLA II A


Appio Claudio sbarca in Sicilia
Cum Hiero, Syracusanorum tyrannus, atque Carthaginienses Messanam obsiderent, Appius Claudius, Romanorum consul, a Messanae civibus in auxilium vocatus, ad Siciliam contendit ut urbem obsidione liberaret. Hoc initium primi belli Punici fuit. Consul primo fretum Siculum traiecit nave piscatoria. Tum legati ab Hannone missi, Carthaginensium duce, venerunt ut pacem peterent. Sed consul colloquia de pacis condicionibus recusavit, cum Hiero non desisteret ab oppugnatione.

Un insigne esempio di virtù : Socrate
Socrates, insignis Atheniensis philosophus, sine dubio vir magnae sapientiae et integritatis fuit: ideo admirationem hominum veritatis amantium semper movebit.Vir egregio ingenio, probo animo et mira virtute praeditus, numquam civitatis utilitati favere destitit. Ad rem publicam non accessit, tamen cum necesse fuit in acie strenue pugnavit. A tota Grecia parentes adulescentes Athenas mittebant ut philosophiam discerent: philosophus discipulos doctrina, sed praecipue exemplo, sapientia atque virtute erudiebat. Nullum quidem librum scripsit, neque in schola aut domi docebat, sed per vias et in foro ut gratuito cum omnibus communicaret sapientiae suae fructus. Ideo philosophi fama magis in dies crescebat, sed in invidiam adversariorum incidit dicentium: Socrates adulescentes corrumpit et impius est, quia patrios deos non colit” Ab iniquis iudicibus damnatus, Socrates etiam morte sua insigne virtutis testimonium praebuit: nam etiamsi iniuste condemnatus, ex vinculis effugere recusavit et iniustae poenae subiacere quam legum sanctitatem violare praeoptavit.


Eolo offre ad Ulisse un dono funesto
Post urbis Troiae eversionem, Ulixes cum parva fidelium sociorum manu Asiae litora reliquit et in Graeciam navium cursum direxit. Primum in Thraciae oras pervenit, deinde in Lotophagorum insulam, ubi loti fructus crescebant: hi (questi) fructus patriae et domuum oblivionem hominibus dabant. Attigit posthac Siciliam insulam, fructuum et segetum divitem ; ibi, in opacis specubus, Cyclopes, horrida monstra vivebant. Inde venit in regna Aeoli, ventorum regis. Aeolus Ulixi utrem donavit, ubi omnes venti erant inclusi . Iam Ulixis classis navigabat, iam Ithaca ante oculos erat.

4. Quando ti (te) guardo, o Catilina, tremo con tutta la mente e con tutti gli arti. A Napoli e a Pompei c’era un ricco santuario.

5. Cesare condusse l’instancabile esercito dalla Gallia in Italia, attraverso le Alpi, e giunse nella celebre città di Rimini.


Tenacia e forza d’animo dei Romani
Urbs Roma aeterna erit; semper gentes reget, iustitiam et aequitatem populis dabit, maiorum morem servabit. In periculis et insidiis socii Romam adiuvabunt, auxilium non negabunt, bella una cum Romanis gerent. Si hostes urbem oppugnaverint, Romani eos (li) facile profligabunt;nam civium virtus et militum audacia patriam defendent. Cum Pyrrhus, nobilis Epirotarumrex, in Italiam cum ingenti exercitu venerat et apud Heracleam et Ausculum Romanos vicerat, Romani forti animo clades toleraverant novosque exercitus comparaverunt.

6.Gli uomini primitivi vivevano nelle spelonche, non in sontuose dimore. Gli agricoltori vivono nella salubre campagna.

7.Il generale Annibale, condusse le instancabili truppe di Cartaginesi in Italia, attraverso le Alpi, e giunse al celebre lago Trasimeno.



Severità di Manlio Torquato
Bello Latino T. Manlio Torquatus milites admonuerat, ne proelium cum hostibus committerent. Forte Titus Manlius, consulis filius, inter ceteros exploratores ad hostium stationem accessit; e quibus (dai quali) praefectus equitum consulis filium ad singulare proelium provocavit. Tunc Manlius, imperii patris immemor, in certamen ruit et adversarium occidit. Ubi pater quod (ciò) comperit, statim contionem advocavit et coram exercitu: “Quandoquidem” inquit “contra patris imperium dimicavisti, propter malefacta poenas solves”.

1.Giunto l’esercito nemico, i soldati romani sconfissero i crudeli nemici a Roma, presso il fiume Tevere. Quando stiamo bene, siamo lieti.

2.Nella regione della Frigia, a Troia, Achille pianse poiché era morto il suo amico Patroclo. Tuttavia, accolse le preghiere di Priamo, padre di Ettore, affinché gli restituisse le spoglie.


Il cavallo e l’asino
Asinus quidam, sarcinis onustus, equum rogabat eique dicebat: “Hoc onus mihi grave est; oneris partem aliquam(qualche: accus) vehe et subleva me”. Sed ille asini preces repudiavit. Paulo post asinus labore consumptus in via corruit animamque efflavit. Tunc agitator in equum imposuit omnes sarcinas, quas (che:acc.plur) asinus portabat atque insuper etiam pellem, asino detractam. Tum equus: “O me miserum-inquit- parvulum onus recipere recusavi, nunc me sarcinae omnes, cum pelle comitis, gravant, cuius (di cui) preces tam superbe comtempsi!


1.I condottieri valorosi, allorché combattono in guerra, mostrano un aspetto sicuro, al fine di spaventare i crudeli nemici che avanzano.

2.Giunte le instancabili truppe di Cartaginesi in Italia, attraverso i monti Pirenei e le Alpi, i consoli romani, in breve tempo, opposero i loro ingenti eserciti al fine di sconfiggere Annibale.

Pater familias
Summa erat patris auctoritas temporibus antiquis: tunc dominus erat uxoris, liberorum, servorum, sed postea eius auctoritas fuit minus imperiosa. Domi autem matres sunt dominae: curant liberos et domum gerunt. Non solum maritus, uxor et liberi sed etiam servi pars erant familiae. Servi plurimi sunt. Multi operam praestant domi, in urbe, sed multi vivunt ruri et dediti agris sunt. Pater familias domi suae rex est : habet in liberos patriam potestatem, in servos dominicam potestatem.

1.Giunto l’esercito nemico, i soldati romani sconfissero i crudeli nemici a Roma, presso il fiume Tevere.
2. Nella città di Troia, Achille pianse poiché era morto il suo amico Patroclo. Tuttavia, accolse le preghiere di Priamo, padre di Ettore, affinché restituisse le spoglie.











TRADUCI LE SEGUENTI FORME VERBALI:
mitteris, legerentur, rectae sint, lectus sum, delendus-a-um, rectae essent, amissa sit, amatum iri, aperiuntur, erudientur.

AGLI ALUNNI DELLA V E

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 1999
Numerosi bisogni della società trovano oggi una risposta adeguata grazie all'impegno civile e al volontariato di persone, in particolare di giovani, che, individualmente o in forma associata e cooperativa, realizzano interventi integrativi o compensativi di quelli adottati da Enti istituzionali.
Quali, secondo te, le origini e le motivazioni profonde di tali comportamenti?
Affronta la questione con considerazioni suggerite dal tuo percorso di studi e dalle tue personali esperienze.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 2000

Giovanni Verga, in una famosa novella dal titolo Rosso Malpelo, compresa nella raccolta "Vita dei Campi" pubblicata nel 1880, racconta di due ragazzini che lavorano in condizioni disumane in una miniera.
Le cronache odierne mostrano continuamente minori in luoghi di guerra, di fame, di disperazione o utilizzati in lavori faticosi e sottoposti a inaudite crudeltà, nonostante gli appelli e gli interventi delle organizzazioni umanitarie che tentano di arginare questa tragedia. Inquadra il problema ed esponi le tue considerazioni in proposito

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 2001
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, approvata il 10 dicembre 1948 dalle Nazioni Unite, proclama solennemente il valore e la dignità della persona umana e sancisce al tempo stesso la inalienabilità degli universali diritti etico-civili.
La storia dell'ultimo cinquantennio è tuttavia segnata da non poche violazioni di questi principi rimaste impunite.
Quali, a tuo avviso, le ragioni?
Affronta criticamente l'argomento, soffermandoti anche sulla recente creazione del primo Tribunale internazionale dei crimini contro l'umanità ed esprimendo la tua opinione sulla possibilità che questo neonato organismo internazionale possa rappresentare una nuova garanzia in favore di un mondo più giusto.


TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 2002

Paesi e città d’Italia custodiscono un immenso patrimonio artistico e monumentale che, oltre a rappresentare una importantissima testimonianza della nostra storia, costituisce al tempo stesso una primaria risorsa economica per il turismo e per lo sviluppo del territorio. Affronta la questione anche in relazione all’ambiente in cui vivi, ponendo in evidenza aspetti positivi e negativi che, a tuo giudizio, lo caratterizzano per la cura, la conservazione e la valorizzazione di tale patrimonio.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 2003
«Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle informazioni, rischia, a causa dell'impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo, di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la immagine a favorire varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati.
Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni.»

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 2004
Il principio della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani. Sviluppa l'argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia.

PROGRAMMAZIONE DI LATINO 2014-2015 Classe V E - Liceo Scientifico “L. B. Alberti” Minturno


PROTAGONISTI E MODELLI CULTURALI IN ETÀ AUGUSTEA E IN ETÀ IMPERIALE QUADRO STORICO E CULTURALE
L’ età augustea. L’ età giulio-claudia. L età dei Flavi. Il Principato illuminato di Nerva e di Traiano.

TITO LIVIO
La storiografia a Roma in età augustea. Tito Livio: lo storico della celebrazione di Roma. La struttura, il contenuto, i temi delle Storie. Concezione della storia e caratteri della storiografia di Tito Livio.

FEDRO
La vita. Fedro e la tradizione favolistica antica. Caratteristiche strutturali e stilistiche della favole, funzione dei prologhi e degli epiloghi, del simbolismo e dell’allegoria. Fedro e il suo tempo: concezione dell’uomo e della vita. La favola come protesta.

PERSIO
La vita. Persio e il suo tempo: concezione della società, della politica, della cultura contemporanea. Il problema della ricerca del ‘bene’ e della ‘virtù’. I temi delle ‘Satire’. Concezione dell’arte e funzione dell’intellettuale. Stoicismo e pessimismo in Persio. Persio e la tradizione satirica. La lingua e lo stile.

LUCANO
La vita. Il contenuto e i temi del ‘Bellum civile’. la scelta dell’ epica e del tema civile. Lo Stoicismo nel Bellum civile. La poesia di Lucano e lo stile: novità e caratteri del poema, il rapporto con i modelli omerici.

LUCIO ANNEO SENECA
La vita. Dall’ impegno al dissenso. La ‘filosofia’ di Seneca: il percorso verso la virtus e la saggezza. Seneca precursore dell’ esistenzialismo : la noia, il tempo, la morte. Il pensiero politico di Seneca: la figura del principe ideale. Seneca filosofo della scienza. I temi della poetica di Seneca. La lingua e lo stile .

PETRONIO
La vita. Struttura, intreccio, temi del ‘Satyricon’. Il ‘Satyricon’ come ‘romanzo’ dell’ età neroniana. La cena Trimalchione. Petronio e il ‘realismo del distacco’. Petronio e la cultura del tempo. Il ‘ Satyricon’ come metafora politica ed esistenziale. La varietà linguistico-stilistica del Satyricon.

MARZIALE
Marziale: una vita da cliens alla ricerca del successo. Temi e personaggi degli epigrammi di Marziale. Marziale e la cultura del tempo: l’epigramma e il significato di una scelta. Autobiografismo in versi. L’epigramma come affresco del mondo in chiave comico-realistica. La vena rustica e intimistica. La poetica e lo stile.

QUINTILIANO
La vita. L’ Institutio oratoria, summa dell’ars dicendi. Quintiliano e il suo tempo: il conformismo politico e letterario. Quintiliano e la crisi dell’ eloquenza. Tradizione e modernità nella pedagogia di Quintiliano: magister e discipulus, l’apprendimento come gioco. L’ideale del perfetto oratore, vir bonus dicendi peritus. Quintiliano e il canone dell’imitazione. La scrittura di Quintiliano.

PLINIO IL VECCHIO
La vita. L’ attività letteraria. Selezione e organizzazione dei temi. L’ uomo e la natura nella visione pliniana. Plinio il Vecchio e la scienza, limiti della Naturalis Historia nello studio della natura. Stile e linguaggio.


DECIMO GIUNIO GIOVENALE
Giovenale: una vita da emarginato. Protagonisti e temi delle Satire. Giovenale e la tradizione satirica. L’ idealizzazione del passato : il moralismo e l ‘indignatio’ . La poetica e il linguaggio.

CLASSICO

Traduzione e analisi formale e contenutistica DEI TESTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELLA CULTURA LATINA, LETTI IN LINGUA E/O IN TRADUZIONE.

Liceo Scientifico “L. B. Alberti” Minturno - PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO 2014-2015 Classe V E



Modulo storico culturale/autore
• Modulo A

L’ ETÀ NAPOLEONICA . CARATTERI GENERALI E CONTESTO STORICO CULTURALE.
LA CULTURA ITALIANA DELL’ETA’ NAPOLEONICA: NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMO


UGO FOSCOLO
La vita e le opere. Il pensiero, la funzione della poesia, la storia della critica.
La genesi, la struttura, i temi e i contenuti delle opere ( ‘Ortis’, ‘Sonetti’, ‘Odi’, ‘Le Grazie’ )

Dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis : Tutto è perduto
I Sonetti
Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni
Dei Sepolcri: genesi, struttura, nuclei concettuali
Dei Sepolcri: Vv 1-90;

DALLA RESTAURAZIONE AL ROMANTICISMO.
Caratteri generali e contesto storico-culturale di riferimento. Nascita del Romanticismo in Germania e Inghilterra, diffusione del Romanticismo in Francia e in Italia. Genesi storico-filosofica, temi centrali della poetica romantica. L’ intellettuale e le contraddizioni dell’ età, la figura dell’eroe romantico. La concezione dell’ arte e della letteratura.
Il Romanticismo in Italia. La polemica classico-romantica
L’articolo di M.me De Stael: Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni

GIACOMO LEOPARDI
La vita e le opere .
La genesi , la struttura, il contenuto delle opere (‘Idilli’, ‘Operette morali’, Canzoni civili, "La Ginestra’)
Lo svolgimento della lirica leopardiana : i Canti
I nuclei tematici nella lirica del Leopardi. La funzione della poesia.

Dai Canti
L’infinito
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
Il sabato del villaggio
La ginestra (versi scelti)




ALESSANDRO MANZONI

La vita e le opere. Fasi della produzione letteraria. La concezione dell’arte e della letteratura,la poetica del ‘vero’, la figura dell’intellettuale. La genesi, la struttura, il contenuto delle opere(‘Inni sacri, ‘Tragedie’, ‘Odi politiche’).

La Pentecoste
Dall’ Adelchi : Coro dell’atto III “Un volgo senza nome”
Dagli scritti di poetica:
Lettera a Monsieur Chauvet (temi e contenuti) : rapporto tra il “vero” storico e l’invenzione poetica
Lettera al marchese Cesare D’Azeglio sul Romanticismo (temi e contenuti): l'utile per iscopo,il vero per soggetto e l'interessante per mezzo.

Genesi, temi e personaggi dei Promessi Sposi.

REALISMO E NATURALISMO NELLA CULTURA EUROPEA Contesto storico-politico,ambito filosofico, tecnico-scientifico, letterario.
Lo sviluppo del romanzo in Europa. Il romanzo come documento scientifico.
La tradizione del Romanzo realista francese ( G. Flaubert, i fratelli Goncourt, E. Zola, G. de Maupassant).

Fratelli Goncourt, Prefazione di Germinie Lacerteux
E.Zola, Il romanzo sperimentale, L’investigazione scientifica è un dovere

Il Naturalismo francese, il Verismo italiano. Il romanzo realista in Italia come interpretazione e fotografia della vita: Verga e Capuana. Principi fondamentali della poetica verista; i personaggi dell’opera verista.

LA LETTERATURA DELL’ITALIA UNITA’ (1861-1890).
Le coordinate storiche: l’unità imperfetta; la dinamica politica e sociale; intellettuali e istituzioni culturali. Le coordinate geografiche : i centri di diffusione letteraria.

GIOVANNI VERGA
Vita e opere. La genesi, la struttura, temi e contenuti delle Opere ( ‘Novelle’, ‘Malavoglia’ ,‘ Mastro Don Gesualdo’). G. Verga e il suo tempo; L’approdo al Verismo e lo svolgimento dell’ opera verghiana. L’ideologia verghiana. Il Verismo di Verga e il naturalismo zoliano. La tecnica narrativa di G.Verga, lo sperimentalismo linguistico.

G. Verga, Lettera a S.P. Verdura
Prefazione a L'amante di Gramigna
Prefazione ai Malavoglia
Rosso Malpelo, La lupa, La roba

GIOSUE’ CARDUCCI
Fasi e temi della poetica carducciana. La concezione dell’ arte e della letteratura.

Da Rime nuove: Pianto antico; San martino
Da Odi barbare: Nevicata

LA SCAPIGLIATURA MILANESE

Caratteri generali, rapporto artista- società.
Il Manifesto letterario della Scapigliatura: E. Praga, Preludio


LA CRISI DEL POSITIVISMO. IL DECADENTISMO.
D’ANNUNZIO E PASCOLI: DUE MODI DIFFERENTI DI INTERPRETARE LA CRISI DELL’UOMO DOPO L’OTTIMISMO POSITIVISTICO.

L’età del Decadentismo. Caratteri generali e contesto storico-culturale. L’origine del termine “Decadentismo”. Temi della poesia decadente. Stile della poesia decadente. La concezione dell’ arte e della letteratura: l’arte per l’arte (Theophile Gautier). Estetismo e Simbolismo. Concezione del poeta “veggente”. Il rapporto artista- società. Decadentismo e Romanticismo. Decadentismo e Positivismo.

A.Rimbaud, Lettera del veggente
P.Verlaine, Languore
Ch.Baudelaire, L’albatro, Corrispondenze.


GIOVANNI PASCOLI

La vita e le opere. Percorso artistico ed ideologico. Temi della poesia pascoliana: il tema agreste, il tema del nido, la poetica del fanciullino. Lingua e stile in Pascoli, lo sperimentalismo linguistico: fonosimbolismo, plurilinguismo, espressionismo.

Da ‘Myricae’
X Agosto
L’assiuolo

Dai ‘Canti di Castelvecchio’
Nebbia
Dai ‘Poemetti’
Italy
Dalle Prose: Il fanciullino

GABRIELE D’ANNUNZIO
La vita e le opere. G. D' Annunzio e il suo tempo. La produzione letteraria e le fasi della poetica dannunziana. L' estetismo dannunziano. I romanzi del superuomo, Le Laudi.

Laudi, ‘Alcyone’: La pioggia nel pineto
Da ‘Il Piacere’: Andrea Sperelli


L’ETA DELLE AVANGUARDIE E IL FUTURISMO
Crepuscolarismo e Futurismo : caratteri generali e contesto storico di riferimento.

F.T. Marinetti, Il Manifesto letterario del Futurismo,1909; Il Manifesto tecnico della letteratura futurista, 1912 (individuazione di temi e motivi).


I MAESTRI DELLA MODERNITA’ NOVECENTESCA.
SVEVO E PIRANDELLO. LA CRISI DELL’UOMO MODERNO, LA NOVITA’ DEL NARRARE.

Il Romanzo della crisi: contesto storico-culturale di riferimento, temi e contenuti, i protagonisti, le strutture formali. La figura dell’inetto.


IL ROMANZO E LA PSICANALISI: ITALO SVEVO
La vita e le opere. Temi fondamentali della poetica di Svevo: l’inettitudine, l’inconscio, la dissoluzione dell’io.

Da La coscienza di Zeno: Salute e malattia

LUIGI PIRANDELLO
La vita e le opere. Fasi della produzione letteraria. La visione del mondo e la poetica: temi fondamentali. Il relativismo conoscitivo. Il teatro di Pirandello
Da ‘Uno, nessuno e centomila’: Mia moglie e il mio naso
Da ‘Novelle per un anno’: Il treno ha fischiato


LA POESIA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE. UNGARETTI, QUASIMODO, MONTALE: MODI DIVERSI DI SENTIRE IL MALE DI VIVERE.

Contesto storico culturale di riferimento. L’ Ermetismo. Sperimentalismo metrico e sintattico.

GIUSEPPE UNGARETTI
Fasi della poetica di Ungaretti, temi delle opere.

Da L’allegria
Veglia
Sono una creatura
San Martino del Carso


Da Il dolore, Non gridate più

SALVATORE QUASIMODO
I temi della poetica di S. Quasimodo
Ed è subito sera


EUGENIO MONTALE
Fasi della poetica di E. Montale, temi delle opere.

Da ‘Ossi di seppia’
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto




Modulo dedicato allo studio della Divina Commedia Modulo B


Dante – Divina Commedia , Purgatorio: Canti I, VI, XI, XII, XVII, XXXIII (Preghiera alla Vergine).

martedì 2 settembre 2014

AGLI ALUNNI DELLE CLASSI I A, III D, IV E

Ecco per voi ancora un elenco di testi scelti ( per lo più classici) che potranno aggiungersi a quelli già letti dall’inizio delle vacanze. Offriranno una buona opportunità di svago e di arricchimento prima del rientro a scuola anche agli alunni che nel corso dell’estate sono stati impegnati nel recupero delle carenze. Buona lettura a tutti! Prof. Cardaropoli



L’OTTOCENTO


A.Cechov, Il duello
C.Boito, Senso e altre novelle
Ch.Bronte, Jane Eyre
Ch.Dickens, Oliver Twist
E. Wallace, L’enigma della candela ritorta; Il mistero delle tre querce
E.A.Poe, Racconti del terrore; Storia di Gordon Pym
E.Bronte, Cime tempestose
E.T.A. Hofmann, Racconti notturni; Gli elisir del diavolo
F.Dostoevskij, L’idiota; I demoni; Racconti; Delitto e castigo, I fratelli Karamazov
F.Tozzi, Tre croci; Con gli occhi chiusi; Giovani e altre novelle
G. de maupassant, Bel - Ami
G. Flaubert, Madame Bovary
G.D’Annunzio, Il Piacere, l’Innocente
G.Deledda, Canne al vento
G.Verga, La lupa ed altre novelle; I Malavoglia; Mastro Don Gesualdo
H. de Balzac, Un tenebroso affare; Eugenie Grandet; Papà Goriot
H.Walpole, Il castello d’Otranto
I.Turgenev, Primo amore; Nido di nobili; Lo spadaccino
J.Austen, Orgoglio e pregiudizio
l.Tolstoj, La sonata a Kreutzer; la morte di Ivan Il’ic; Anna Karenina; Guerra e pace;
M.G.Lewis, Il monaco
M.Shelley, Frankenstein
N.Hawthorne, La lettera scarlatta
O.Wilde, Il ritratto di Dorian Gray; Il delitto di Lord Arthur Savile
R.L.Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekill e del dottor Hyde
Stendal, La certosa di Parma; Il rosso e il nero

IL NOVECENTO E OLTRE

A. Camilleri, Gita a Tindari ; La forma dell’acqua; Un mese con Montalbano
A. De Carlo, Treno di panna
A.Baricco, Novecento
B. Fenoglio, Una questione privata; Primavera di bellezza
C. A. Ciampi, Da Livorno al Quirinale; A un giovane italiano
C. Levi , Cristo si è fermato a Eboli
C.E.Gadda, La cognizione del dolore
D. Buzzati , Il deserto dei Tartari; Un amore
D.Maraini, La lunga vita di Marianna Ucria
E. Morante, L'isola di Arturo
E.Biagi, Disonora il padre
E.m. forster, Camera con vista
E.Vittorini, Conversazione in Sicilia
G. Carofiglio, Testimone inconsapevole; Ad occhi chiusi; Ragionevoli dubbi;
G. Garcia Marquez, Cronaca di una morte annunciata
G.Bufalino, Diceria dell’untore
G.Orwell, la fattoria degli animali, 1984
G.Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo
Ghassan Kanafani, Ritorno ad Haifa
I. Allende, La casa degli spiriti; Paula
I. Calvino , Il barone rampante; Il cavaliere inesistente; Il visconte dimezzato
I. Calvino , Marcovaldo
I.Montanelli, Il generale della rovere
I.Svevo, La coscienza di Zeno, Senilità; Una vita
J.Fante, Chiedi alla polvere; Un anno terribile
J.Joyce, Gente di Dublino
L.Pirandello, Il fu Mattia Pascal; Uno, nessuno e centomila; La patente e altri racconti
L.Sciascia, A ciascuno il suo; Una storia semplice
L.Sorrenti, L’uomo nero; Immagina i corrvi
M.Tobino, Per le antiche scale
M.Yourcenar, Memorie di Adriano
N.Ginzburg, Caro Michele
P. Levi , Se questo è un uomo
R. Bach, Il gabbiano Jonathan Livingstone
U.Eco, Il nome della rosa; L’isola del giorno prima; La misteriosa fiamma della regina Loana
V.Cerami, Un borghese piccolo, piccolo
V.Wolfe, Mrs Dalloway


PRIME CLASSI

A. Camilleri, Gita a Tindari; La forma dell’acqua; Un mese con Montalbano
A. Christie , Dieci piccoli indiani
A.Baricco, Novecento
A.C.Doyle, Le avventure di S.Holmes
C. A. Ciampi, Da Livorno al Quirinale; A un giovane italiano
C. Levi, Cristo si è fermato a Eboli
Ch.Dickens, Oliver Twist
D. Pennac, La fata Carabina, Il paradiso degli orchi, Storia di un corpo
E.A.Poe, storia di Gordon Pym
Estate in giallo, ed. Newton Compton
F. Uhlman, L’amico ritrovato
G. Carofiglio, Testimone inconsapevole
G. Deledda,Canne al vento
G. Garcia Marquez, Cronaca di una morte annunciata
G.Simenon, Il treno
H. Hesse, Siddharta, Narciso e Boccadoro
I. Allende, Paula; La casa degli spiriti
I. Silone, Fontamara
I.Calvino , Marcovaldo
I.Calvino,Il barone rampante; Il cavaliere inesistente; Il visconte dimezzato
I.Svevo,La coscienza di Zeno
J. D.Salinger, Il giovane Holden
J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit
K. Follet, La cruna dell’ago; la caduta dei giganti, L’inverno del mondo
Kh. Hosseini, Il cacciatore di aquiloni
L.Pirandello, Il fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila; La patente e altri racconti
L.Sciascia, A ciascuno il suo; Una storia semplice
L.Sorrenti, L’uomo nero; Immagina i corrvi
M.Yourcenar, Memorie di Adriano
N. Ammaniti, Io non ho paura; Come Dio comanda
P. Giordano,La solitudine dei numeri primi
P. Levi, Se questo è un uomo
P. Mastrocola,
una barca nel bosco; Non so niente di te
R. Bach, Il gabbiano Jonathan Livingstone
S. Benni, Achille piè veloce
Vacanze in giallo, Sellerio editore