Per età di Cesare, intendiamo convenzionalmente l'ultima fase della Repubblica romana, un periodo travagliato, ricco di rivolgimenti, conflitti e trasformazioni sociali che si concluse, attraverso la breve dittatura di Cesare (45-44 a. C.), con la conquista del potere da parte di Ottaviano Augusto (31 a. C.: battaglia di Azio contro Marco Antonio) e con l'instaurazione di un nuovo regime, monarchico non di nome ma di fatto. Il periodo in cui Giulio Cesare fu protagonista sulla scena politica romana va dal 60 a.C., anno del primo triumvirato, al 44 a. C., l'anno della sua morte.
Tuttavia, in ambito storico-politico ma anche artistico-letterario, l'epoca che va sotto il nome di “Età di Cesare” ha inizio circa trent'anni prima, a partire dagli anni della I GUERRA CIVILE A ROMA (88-82 a. C.) a cui fece seguito la DITTATURA DI SILLA (82-79 a. C.).
Un elemento fondamentale nel quadro politico dell’età di Cesare è il contrasto fra la fazione che Cicerone chiama degli Optimates (ottimati: i conservatori repubblicani), e quella dei Populares (i democratici). Molto in generale, possiamo dire che i conservatori difendevano i privilegi dei ceti più elevati economicamente e socialmente, in particolare dell'aristocrazia senatoria, gelosa di custodire gli antichi privilegi istituzionali, mentre i «Populares» facevano leva sul malcontento di chi era escluso o tenuto ai margini della gestione del potere, per proporre mutamenti e innovazioni. All'attaccamento alla tradizione e ai valori del mos maiorum, di cui i conservatori si propugnavano difensori e sostenitori, si contrapponeva, da parte dei «populares», una consapevolezza più chiara e più spregiudicata della necessità di modificare l'assetto politico e costituzionale per adeguarlo alle grandi trasformazioni economiche e sociali conseguenti all'espansione dell'impero romano. Tali trasformazioni avevano provocato, infatti, la rottura degli equilibri preesistenti, rottura assai pericolosa per le istituzioni. Le strutture dello Stato, formatesi e consolidatesi quando la potenza di Roma era limitata ad un territorio relativamente ristretto, non erano più adeguate ad un vastissimo dominio che si estendeva dalla Spagna all'Asia Minore, all'Africa settentrionale.
• PRIMA GUERRA CIVILE A ROMA TRA GAIO MARIO E LUCIO CORNELIO SILLA (88-82 a. C.)
• DITTATURA DI LUCIO CORNELIO SILLA : 82-79 a. C
• I TRIUMVIRATO (60-53 a.C) : GAIO GIULIO CESARE –MARCO LICINIO CRASSO- GNEO POMPEO
• II GUERRA CIVILE TRA CESARE E POMPEO (49-48 a.C.) Vittorie di Cesare contro i Pompeiani a Farsàlo (48 a. C.), a Tapso (46 a. C.) e Munda (45 a.C.)
• DITTATURA DI CESARE : 45-44 a.C.
• II TRIUMVIRATO : 43 a. C: MARCO ANTONIO - EMILIO LEPIDO - G.CESARE OTTAVIANO
(Proclamarono il Divus Iulius; Liste di proscrizione: assassinio di M.T.Cicerone a Formia / Dicembre 43 a. C.)
• BATTAGLIA DI FILIPPI 42 a.C.: MARCO ANTONIO E OTTAVIANO CONTRO I CESARICIDI
• BATTAGLIA DI AZIO (Grecia) 31 a.C. : OTTAVIANO CONTRO MARCO ANTONIO – CLEOPATRA / Assedio di Alessandria d’Egitto, suicidio di Antonio e Cleopatra (30 a. C.)
• IMPERO DI AUGUSTO (27 a. C.-14 d.C.)
Nell’età di Cesare, Roma è pervasa dalla cultura greca, già fortemente presente in Italia fin dal II sec. a. C.,( basti ricordare i provvedimenti di bando emanati contro i filosofi greci giudicati corruttori, nel 173, nel 161 e nel 155 a. C.; ricordiamo anche l’impegno di Catone il Censore -234-149 a. C.- a difesa dei costumi della romanità) che apre nuovi percorsi tematici e stilistici alla letteratura latina. A Roma si diffondono nuovi costumi sociali e nuovi ideali di vita: la vecchia società rude e sobria, fedele alle antiche istituzioni e ai principi etici del mos maiorum, ha ceduto il posto ad una società nuova e culturalmente eterogenea, frutto di un vastissimo impero che comprendeva popoli diversi per razza e cultura; inoltre le ingenti ricchezze pervenute a Roma con le guerre di conquista avevano favorito la nascita, nella classe dirigente romana, di nuove esigenze e di nuovi stili di vita di impronta ellenististica.
La cultura e l’arte dell’età di Cesare (78-44 a. C.) sono, dunque, il riflesso di una società in piena trasformazione, dominata da un contesto politico quanto mai difficile e convulso.
Così, come sorgono e si alternano sullo scenario politico grandi personalità : Gaio Mario, L.C. Silla, G.Cesare, Gneo Pompeo, M. T. Cicerone, così fioriscono autorevoli individualità artistiche nonché nuove tendenze letterarie e filosofiche.
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