domenica 1 marzo 2015

IL SAGGIO BREVE.



Il saggio breve è un testo a carattere informativo - argomentativo, diffusosi nella pratica scolastica a partire dal 1998, con l’entrata in vigore della nuova normativa sugli esami di Stato, che lo ha introdotto tra le tipologie testuali della prima prova scritta di Italiano. Il saggio rappresenta un esempio di scrittura documentata in quanto si basa su un' accurata documentazione che l’autore acquisisce come supporto informativo della propria personale interpretazione di una questione, e come garanzia di oggettività per il lettore.
Per la stesura di un saggio breve è necessario:
 Comprendere il testo (la documentazione fornita dal Dossier)
 Conoscere l’argomento (traccia)
 Saper argomentare (discutere su un fenomeno) facendo riferimento a concetti validi che abbiano la forza del convincimento e il sostegno della attendibilità. La scelta degli argomenti deve far riferimento a criteri razionali:
- fatti concreti (esempi tecnici, fatti di cronaca, eventi storici)
- ricorso ad opinioni autorevoli (formulate da esperti, intellettuali, organismi internazionali)
- criterio logico (causa-effetto)
- ricorso a principi etici universali

IL DOSSIER INFORMATIVO
 INTERPRETAZIONE: parole chiave, concetti chiave, citazioni, sintesi/ confronto tra i documenti/interpretazione personale.
 Fare una SCHEDATURA DEI DOCUMENTI individuandone i concetti chiave ( i nuclei concettuali attraverso le parole-chiave) e le frasi tematiche. Nel caso di documento non verbali (iconografici, numerici, ecc) sintetizzare il loro contenuto.
 Comprendere le TESI di fondo di ciascuno dei brani presentati; confrontare tra loro le tesi.
 Definire la propria TESI che può coincidere o meno con le tesi emerse dall’analisi dei documenti. Esporla e discuterla, avvalorandola con ARGOMENTI VALIDI POSTI A SOSTEGNO DELLA TESI.


FASI DI SVOLGIMENTO DEL SAGGIO BREVE
• PRESCRITTURA
- Lettura e analisi della consegna e dell’argomento (Traccia)
- Lettura e schedatura della documentazione
- Scelta della TESI da sostenere e delle argomentazioni a favore della tesi
- TITOLO (meglio se formulato successivamente).
- DESTINAZIONE EDITORIALE : rivista specialistica letteraria, rivista di studi storici, rivista di studi socio-economici, rivista a carattere scientifico; fascicolo scolastico di ricerca e documentazione.
- STILE: sintassi più o meno complessa, lessico accurato e specialistico, stile prevalentemente ipotattico.
- Costruzione di una SCALETTA del testo argomentativo, cioè di un elenco di punti e sottopunti, disposti in ordine verticale che servirà come schema per la stesura del testo (attribuire a ciascun punto un numero, oppure una lettera dell’alfabeto).

• SCRITTURA


A) INTRODUZIONE (PARAGRAFO INIZIALE):
Informazioni sommarie sull’argomento proposto dalla traccia: si espongono i termini del problema e gli elementi utili alla sua comprensione. Enunciazione della questione nei suoi elementi informativi fondamentali. L’ introduzione ha un carattere informativo e costituisce la premessa all’argomentazione vera e propria che caratterizzerà il corpo centrale del testo.
Come iniziare: inquadramento del problema con informazioni a carattere generale; domanda o serie di domande che troveranno risposta; affermazione personale; citazione di persona autorevole; riferimento a fatti storici, vicenda personale, aneddoto.

B) Dichiarazione della TESI, da inserire in posizione di rilievo: preferibilmente all’inizio del testo, oppure nel corso o alla fine della trattazione (PARAGRAFO CON DICHIARAZIONE DELLA TESI).

C) Evidenziazione di un'eventuale ANTITESI : viene enunciata una tesi contraria e si espongono gli argomenti che la sostengono.

D) Elaborazione, attraverso PARAGRAFI (nuclei di testo coesi e coerenti), delle ARGOMENTAZIONI a favore della TESI ed, eventualmente, a confutazione dell'ANTITESI: si espongono argomenti a sostegno della tesi e si dimostra che gli argomenti dell’antitesi sono infondati e/o non validi, scegliendo un criterio logico di successione.
I singoli PARAGRAFI, dedicati agli argomenti a favore della tesi o a confutazione dell’antitesi, devono contenere dati informativi validi desunti dal dossier o da altre conoscenze in tuo possesso, e ragionamenti (nessi logici, esempi, confronti) che motivino le tue affermazioni e costruiscano progressivamente il procedimento argomentativo. I vari paragrafi dovranno rispondere a criteri di coerenza logica e di coesione tematica.

A tal proposito risulta fondamentale l’uso dei CONNETTIVI TESTUALI che possono essere:
- Forme nominali e verbali che rimandano ad una parola del paragrafo precedente (pronomi come “ciò”, “questo fatto”, o aggettivi, sostantivi e verbi ripetuti o sinonimi);
- Congiunzioni, avverbi,preposizioni, locuzioni che esprimono il criterio logico di successione tra i paragrafi: “ma, tuttavia, conseguentemente, come abbiamo visto, a ciò si aggiunga che in primo luogo, ad esempio ipotizziamo che”.

Una volta concluso il paragrafo, è opportuno andare a capo per segnalare graficamente il cambio di argomento (non confondere il Paragrafo con il Periodo). E’ opportuno, almeno nella prima fase di stesura, titolare o numerare i singoli paragrafi, al fine di meglio evidenziarli. E'opportuno l'uso della terza persona.

E) Stesura della CONCLUSIONE, in cui si riporta l’attenzione sulla tesi e se ne ribadisce la validità, prospettando eventuali sviluppi della tesi stessa.

F) assegnazione del TITOLO.

N.B. Ricordati di dedicare a ciascun punto della scaletta (A,B,C,D,E) un paragrafo, cioè una porzione di testo unitaria per significato e struttura morfosintattica, caratterizzata da una relativa autonomia dal resto del testo (non confondere il Paragrafo con il Periodo).
- I dati informativi vanno corredati da precisi e opportuni riferimenti testuali. Citazione bibliografica: Nome e cognome autore, Titolo opera (tra virgolette oppure sottolineato), casa editrice, luogo e data di edizione. Es: C.Levi, “Cristo si è fermato ad Eboli”,Einaudi, Torino 1945.

• POSTSCRITTURA : Rilettura e correzione; copiatura, rilettura conclusiva.


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