venerdì 25 settembre 2015

“Alla sera”, U. Foscolo (1802-1803): proposta di analisi testuale.



La poesia, come tutti i testi letterari, presenta una struttura organica e funzionale i cui vari elementi non possono essere compresi se non all’interno della loro connessione formale e contenutistica, pur senza tralasciare la tradizione culturale ed il contesto storico che ne orientano la creazione.
Ciascun testo letterario contiene, infatti, un insieme di segni che hanno un elevatissimo potenziale di ambiguità, hanno cioè una valenza polisemia, e con i quali bisogna confrontarsi in fase interpretativa.
Due sono i campi di indagine da affrontare: il primo è quello TECNICO-FORMALE, ciò che la critica semiologia definisce il piano del “significante” del testo. Tale livello di analisi consente di cogliere gli elementi stilistici e comunicativi dell’opera, ossia gli aspetti fonologici, le caratteristiche metriche e ritmiche e il lessico del testo.
Il secondo livello da esaminare riguarda l’ASPETTO CONTENUTISTICO E DENOTATIVO del testo, il “significato”, ciò che la poesia vuole comunicare nella sua immediata rappresentazione.
Dall’insieme di questi due campi di indagine, significante-significato, è possibile cogliere i principi ispiratori e connotativi del messaggio poetico.

b> A) PRESENTAZIONE- COMPRENSIONE
Il sonetto “Alla Sera” fu composto tra la fine de 1802 e l’inizio del 1803, quando il Foscolo si trovava esule a Milano ed era ancora fedele a Napoleone, anche se profondamente amareggiato per il Trattato di Campoformio (1797), con il quale il generale francese aveva ceduto all’Austria Venezia in cambio della Lombardia e del Belgio.
Le delusioni sul piano politico, le sofferenze emotive per una recente delusione amorosa (il poeta si era perdutamente innamorato di Isabella Concioni, conosciuta a Firenze nel 1801), rappresentano la cornice all’interno della quale nasce questa poesia.
Nelle prime due quartine, a carattere descrittivo, il poeta si rivolge alla sera, dicendo che essa rappresenta per lui un momento di serena dolcezza; sia in estate, quando si accompagna a venti primaverili (“E quando ti corteggian liete le nubi e i zeffiri sereni”), sia in inverno quando la sera è foriera di notti cupe e tempestose (”e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all’universo meni”). Nelle due terzine conclusive, a carattere riflessivo, il Foscolo analizza il suo stato d’animo dinanzi allo spettacolo della sera (“vagar mi fai co’ pensieri sull’orme che vanno al nulla eterno”). Dice che la sera è ispiratrice dei suoi più intimi pensieri, lo induce a vagheggiare la morte, il nulla eterno, la condizione di annullamento totale e definitivo della materia; la sola condizione capace di porre fine a tutti i suoi tormenti. Ma a questa dimensione indefinita e infinita, il nulla eterno, il poeta contrappone il tempo che, seppur causa di continue delusioni, scorre rapidamente portando con sé anche gli eventi più tristi, in una spirale di autoconsunzione. E mentre il Foscolo contempla la pace della sera, la sua anima per un momento sembra rasserenarsi : “e mentre guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch’entro mi rugge”.
B) PIANO DEL SIGNIFICATO
Il MESSAGGIO INTRINSECO che è emerso dalla nostra analisi, risiede nella opposizione che l’ autore vuole farci cogliere tra il desiderio di pace interiore e la negatività del presente storico dal quale il poeta si sente sopraffatto..
Il tema centrale della poesia è dunque la sera, vista come immagine di morte e di annullamento totale (la fatal quiete, il nulla eterno), ma anche come la pace dell’anima, cioè come la conquista di un superiore distacco dagli affanni del vivere ( le torme delle cure). La sera ha il potere di placare l’anima ribelle e guerriera che lo agita per donargli un momento di riposo e di liberazione;

L’obiettivo della poesia è anche quello di esprimere la visione del mondo di U. Foscolo: egli è un letterato figlio della cultura illuministica, nutrito di una filosofia sensistica e meccanicistica, secondo la quale la morte equivale ad una condizione di annullamento totale e assoluto. Nonostante tale concezione di sottofondo, la poesia lascia trasparire una condizione di intima insofferenza che si traduce nel desiderio del poeta di meditare sul destino dell’uomo cercando di carpire ciò che sta al di là dei limiti dell’umana ragione. Quest’ansia costante di infinito sarà propria dei poeti romantici.
Il sonetto rappresenta una mirabile sintesi della cultura del tempo: da una parte emerge il desiderio di dominare le passioni (secondo la lezione del Winckelmann), dall’altra sentimenti di angoscia, malinconia, travaglio interiore, propri della sensibilità romantica.
Il poeta concepisce la vita dell'universo come un ciclo perenne di nascita, di morte e di trasformazione della materia, che costituisce l'unica realtà. Ma da questa Weltanschauung (*) di sottofondo la poesia lascia trasparire anche una Sehnsucht (*), un'aspirazione struggente e inappagata all'infinito, un atteggiamento di inquietudine e di nostalgia, un desiderio di conoscere ciò che sta fuori dei limiti del finito, che si concretizzano nella sofferenza per l'impossibilità di appagare questo desiderio.
La lirica trae la sua bellezza dalla perfetta sintesi ed equilibrio tra il linguaggio poetico (forma) ed i sentimenti espressi (contenuto). Il tono emotivo e languido, le riflessioni del poeta, sono resi mediante uno stile elegante e ricercato, selezionato e letterario che raggiunge elevati risultati poetici ed estetici; anche il lessico è ricercato e fortemente connotativo. Frequenti sono, inoltre, i latinismi (reo, aere, secrete cure, torme) che imprimono al sonetto una forma neoclassica in pieno contrasto con i sentimenti espressi, già di natura romantica, quali il sofferto rapporto tra il desiderio di pace del poeta ed il senso angoscioso della vita che lo travaglia.
Il Foscolo fonde,così, in maniera mirabile elementi della tradizione classica con quelli della nascente cultura del Romanticismo.
Importanti figure retoriche del sonetto sono l’ossimoro riscontrabile al primo verso (fatal quiete) e al decimo verso ( Nulla eterno); ancora, l’ antitesi degli ultimi due versi (e mentre io guardo la tua pace………rugge).

NOTE
SEHNSUCHT. Una parola che significa allo stesso tempo desiderio e languore, aspirazione e nostalgia. Mette a nudo "una forza selvaggia che svela un individuo e porta in sé un pizzico dolce e amaro di separazione, di rassegnazione" (Valeska Grisebach, autore del film omonimo).

WELTANSCHAUUNG. Termine che gli autori di lingua tedesca dichiarano pressoché intraducibile e i non Tedeschi lasciano volentieri non tradotta, concedendosi di interrompere il flusso del loro dettato perché consapevoli che un equivalente di fatto non esiste. Un corrispettivo italiano potrebbe essere "visione del mondo", dal momento che, nel composto tedesco, è presente, insieme al sostantivo Welt che significa "mondo", un "vedere a" o, anche, un "vedere su" (anschauen). Preferibile, forse, è la traduzione "concezione del mondo", non perché s'approssimi di più al termine tedesco, ma perché in grado di veicolare significati ulteriori (Giorgio Antonelli).

C) PIANO DEL SIGNIFICANTE
Sul piano TECNICO-FORMALE "Alla sera" si compone di due quartine e di due terzine di endecasillabi, una forma metrica consolidata dalla tradizione retorica; la rima è alternata nelle quartine (ABAB,ABAB), incatenata nelle terzine (CDC, DCD).
• Si può notare l’uso frequente di iterazioni foniche (allitterazioni),cioè la ripetizione dei suoni delle vocali, i ed e nelle quartine e quella dei suoni cupi delle vocali o ed u, nelle terzine.
• Nell’ultimo verso del sonetto notiamo la ripetizione del fonema r che conferisce al verso stesso un andamento onomatopeico.
• Oltre alle numerose assonanze, il testo presenta figure metriche quali la dieresi (v.1, quiete, e v.5, inquiete), la sincope (v. 14, spirto), il troncamento ( corteggiar, cuor, vagar,co’, pensier, guerrier) che danno al testo un andamento ritmico particolarmente elaborato e musicale allo stesso tempo.
• Da notare gli enjambements dei vv. 5-6 (inquiete tenebre), dei vv. 7-8 (secrete vie) e dei vv. 11-12 (torme delle cure) volti a creare un senso di attesa e di sospensione nel lettore e a dare un maggior rilievo espressivo a tutto il periodo.


TEMI FONDAMENTALI DEI SONETTI FOSCOLO:
Tema dell’esilio- Tema della morte- Il mito del sepolcro come centro di affetti familiari, illusione della vittoria della vita sulla morte, garanzia della sopravvivenza delle tradizioni civili di un popolo nella storia.-Temi Neoclassici: presenza di numerosi Grecismi e Latinismi, di richiami mitoogici: Venere, Omero, Ulisse - Il mito della poesia eternatrice- mezzo per tramandare alla generazioni successive i più grandi valori della civiltà umana.–Celebrazione della bellezza della natura ( Zante risulta essere un paesaggio luminoso, un paradiso perduto che richiama alla mente il fascino della Grecia classica, incarnazione ideale della bellezza e dell'armonia cosmica in cui l'uomo si sente immerso).











Nessun commento:

Posta un commento